La stanza vuota dell'Iran
I Paesi arabi cercano di evitare l'escalation e la Cina si offre per una mediazione. In caso di intervento degli USA, però, nessuno scenderà in campo con Teheran.
Le diplomazie si muovono
Settimo giorno della guerra tra Israele e Iran. Continuano i raid israeliani e alcuni missili iraniani arrivano a segno. Gli USA proseguono con lo schieramento di forze a ridosso del Medio Oriente – è in partenza anche la portaerei Ford, – ma Trump non ha ancora sciolto le riserve. Il presidente resta in equilibrio fra tendenze interventiste e isolazioniste. I Paesi arabi cominciano a farsi sentire: c’è un dialogo tra Iran, Oman e Qatar, mentre Arabia Saudita ed Emirati premono per evitare un’escalation, contrari a stravolgere gli equilibri regionali. E poi c’è Pechino: Xi Jinping critica Israele, ma si dichiara pronto “a lavorare con tutti per pace e stabilità”.
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